ZUPPA DI CASA SAVOIA
Minestra della Tradizione Piemontese
La “Zuppa di Casa Savoia” era un piatto molto amato dai Savoia e se ne trova traccia in una ricetta lasciata da una cuoca della “Real Casa” nella seconda metà dell’ottocento.
Per questa ricetta la parola “Zuppa” non è particolarmente esatta in quanto si tratta, a tutti gli effetti, di una crema che oggi gli chef chiamerebbero “vellutata”, la zuppa vera e propria in Piemonte si intende una minestra a base di verdure e/o legumi alla quale si può aggiungere del pane.
Uno degli ingredienti base della Zuppa di Casa Savoia sono i fagioli che devono essere della varietà “Borlotti” ed essendo in Piemonte quelli di Saluggia.
La semplicità, la leggerezza ed il sapore delicato ne fanno un piatto notevolissimo, si sicuro successo e degno di un grande ristorante, saprà soddisfare anche i palati più esigenti.
Unico neo il tempo, piuttosto, lungo della preparazione ma, credetemi, ne vale la pena.
Tipologia: Primo piatto, minestra
Porzioni: 4
Tempo di preparazione: 6 ore + ammollo dei fagioli
Sapore: saporito
Difficoltà: bassa
Abbinamento: Nebbiolo, Barbaresco, Barolo
Ingredienti
* Fagioli borlotti secchi 400 g
* carota 1
* Costa di sedano 1
* Patate 2
* Cipolla 1
* Aglio 2 spicchi
* Toma Piemontese 50 g
* Pane casereccio raffermo 150 g
* Olio e.v.oliva q.b.
* Bicarbonato di calcio 1 cucchiaio
* Sale q.b.
* Pepe nero q.b.
Preparazione
1) Mettete in ammollo i fagioli in acqua con il bicarbonato, quest’ultima è usato per ammorbidire maggiormente le verdure anche se non tutte lo necessitano.
Il giorno seguente iniziamo preparando la zuppa, prendete una pentola riempitela con acqua salata e metteteci le verdure, che avrete già pulito, 1carota, 1 cipolla e la costa di sedano, fate bollire per 30 minuti.
2) Dopo la mezz’ora togliete le verdure, che serviranno come contorno, e nel brodo vegetale mettete i fagioli, sgocciolati, e le patate sbucciate e tagliate a fettine, salate a piacere e fate cuocere a fuoco lento per almeno 5 ore.
Non diminuite il tempo di lessatura, da questo dipende molto la riuscita della ricetta, in quanto le patate si disferanno ed anche i fagioli, in parte, e si separerà la buccia.
Passate la minestra nel colino “cinese” o nel passaverdura con buchi finissimi e si otterrà una crema densa e liscia.
Rimettete il passato nella pentola e fate sobbollire ancora per qualche istante.
3) Prendete il pane togliete la crosta e tagliatelo a fette con uno spessore di circa 1 cm e fatene quindi dei dadini, metteteli in una padella antiaderente con l’olio di oliva (1 cucchiaio circa) e gli spicchi d’aglio schiacciati con la mano.
Fate saltare il pane nella padella fino a quando non abbiano un bel colore dorata.
4) Prendete i crostini e metteteli in una terrina, grattugiate la toma piemontese stagionata e mettetela in una formaggera, versate la minestra in una zuppiera.
Portete in tavola la zuppiera, i crostini, la formaggera e l’oliera il tutto separato.
Ogni commensale si servirà della zuppa e degli altri ingredienti, senza mescolarli, e per finire un’abbondante pepata macinata sul momento.
La tradizione Piemontese vuole che quando nel piatto o scodella la zuppa sia quasi terminata, si aggiunga un bicchiere di vino rosso robusto con un buon nebbiolo.
Zia Fiorella
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