LA CUCINA ECONOMICA E IL PUTAGE'
La particolarità che ne ha determinato il successo è che oltre a essere una stufa a legna per riscaldamento poteva essere e veniva usata per cuocere gli alimenti.
Inizialmente, la "cucina economica"era costruita in muratura o in ferro e la principale caratteristica era una piastra di ferro aperta da alcuni fori, sui quali le massaie poggiavano le pentole ed i recipienti vari e che con l'aiuto di alcuni cerchi concentrici ed estraibili davano la possibilità di regolare il diametro in base alla dimensione delle pentole e quindi far si che il contatto con il fuoco fosse ottimale. Se si voleva una cottura lenta e graduale si appoggiava direttamente la stoviglia sulla piastra chiudendo tutti i cerchi.
All'epoca in Piemonte tanti recipienti da cucina avevano la "Marmitta", un anello che consentiva di incastrarli perfettamente nel foro di cottura della "Cucina economica".
Quasi tutte le "Cucine economiche" avevano un forno o per meglio dire uno scaldavivande e un contenitore che consentiva di scaldare l'acqua e quindi di avere sempre alcuni litri di acqua bollente a disposizione .
La "Cucina economica" era alimentata da legna tagliata a pezzi che veniva inserita nella camera di combustione da una sportello laterale o direttamente dai fori della stufa. In città veniva alimentata anche a carbone.
La "Cucina economica" ha poi dato vita ai più moderni "putagè".
Lasciamo da parte la "cucina economica" di cui non vi è più traccia da tempo ma una polenta cotta sul putagè è tutta un altra cosa...provare per credere.
n.b. chi avesse storie e/o ricette che hanno a che fare con la cucina economica e volesse condividerle, il blog è a disposizione.
Zia Fiorella
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