IL TARTUFO BIANCO “TRIFOLA” UNICO E INIMITABILE
IL TARTUFO BIANCO D’ALBA E MONFERRATO
Una preziosa guida e tanti consigli per conoscere, comprare e gustare il prezioso tubero ma non solo …conoscere i luoghi di raccolta, le fiere e i mitici cani da “trifola”
Parlare del Tartufo bianco d’Alba e del Monferrato è una cosa facile ma difficile nello stesso tempo. E’ il prodotto più famoso al mondo e nello stesso tempo uno dei meno conosciuti, gastronomicamente parlando, in quanto probabilmente anche il più caro e non alla portata di tutte le tasche.
Sicuramente è un mito senza eguali, i pezzi pregiati vengono contesi con aste da capogiro che coinvolgono tutti i continenti ed è proprio in questo territorio che si trovano quelli più pregiati e ricercati che finiscono sulle tavole dei potenti del mondo.
Il turismo enogastronomico legato alla “trifula” non conosce cedimenti, anzi sono sempre maggiori le visite che ogni anno vengono effettuate alle numerose fiere che si snodano tra le Langhe , il Roero e il Monferrato. Ma…….
Cosa è il Tartufo “Trifola”
È il nome comune con il quale sono indicati i corpi fruttiferi (sporocarpi) di funghi che compiono il loro intero ciclo vitale sotto terra(ipogei) appartenenti al genere Tuber. Devono obbligatoriamente vivere in simbiosi con piante arboree per produrre il prezioso sporocarpo. Sono formati da una parete esterna detta peridio, il quale può essere liscio o sculturato e di colore variabile dal chiaro allo scuro.
La massa interna, detta gleba, di colore variabile dal bianco al nero, dal rosa al marrone è percorsa da venature più o meno ampie e ramificate che delimitano degli alveoli in cui sono immerse delle grosse cellule (gli aschi) contenenti le spore. Le caratteristiche morfologiche del peridio, della gleba, degli aschi e delle spore, sommati alla dimensione ed alle caratteristiche organolettiche permettono l’identificazione delle specie di tartufo.